domenica 6 febbraio 2011

Lettera al Carmelo Carmelitani Scalzi Corso d’Italia, 38 00198 Roma 6 Gennaio 2010 Saverio Cannistrà, OCD Superiore Generale




Corso d’Italia, 38
00198 Roma
6 Gennaio 2010
Epifania del Signore
Carissimi Padri e Fratelli e, in un modo speciale, miei cari fratelli e sorelle dell'Ordine Secolare,
L'Ordine è entrato nel tempo in cui si celebrano i capitoli provinciali.  Alcune province hanno già
celebrato il loro capitolo, le altre province celebreranno i loro capitoli nei prossimi sei mesi.  All'inizio
di questo nuovo anno vorrei cogliere l'opportunità di riflettere sul ruolo e sull’importanza dell'Ordine
Secolare nel mondo che affrontiamo.
Nel dicembre del 2006, il Padre Luis Aróstegui ha mandato ai Provinciali un documento sull'assistenza
Pastorale dei Frati all'Ordine Secolare.  Nell'introduzione a quel documento scriveva quanto segue:
L’Ordine Secolare degli Ordini mendicanti non è solo un laicato associato. Mediante la connessione
con i frati dei diversi ordini, l’Ordine Secolare comunica la propria spiritualità al mondo che gli sta
attorno.
In altre parole: il motivo per il permesso dato agli Ordini Mendicanti di avere membri secolari era di
portare la spiritualità di quegli ordini alle case e alla vita quotidiana della gente che s’identificava con
gli Ordini.
Infatti, la differenza più grande fra l'Ordine Secolare e i movimenti o gruppi associati che potrebbero
essere identificati con un convento, un monastero, una parrocchia, o un frate particolare è che questi
ultimi sono dedicati alla spiritualità di Santa Teresa, o San Giovanni della Croce, o Santa Teresina,
ecc., mentre i membri dell'Ordine Secolare hanno preso un impegno con l'Ordine, con la sua vita, con
la sua missione così come con la sua spiritualità.  Essi hanno espresso questo impegno con la promessa
che hanno emesso.
Nell’Esortazione Apostolica, Vita Consecrata, nel paragrafo 54, il papa Giovanni Paolo II ha scritto: 
“Oggi non pochi Istituti, spesso in forza delle nuove situazioni, sono pervenuti alla convinzione che il
loro carisma può essere condiviso con i laici. Questi vengono perciò invitati a partecipare più
intensamente alla spiritualità e alla missione dell’Istituto medesimo. Possiamo dire che, sulla scia di
esperienze storiche come quelle dei diversi Ordini Secolari o Terz’Ordini, è iniziato un nuovo capitolo,
ricco di speranze nella storia delle relazioni tra le persone consacrate e il laicato.”
Molte congregazioni religiose oggi stanno cercando mezzi per invitare persone laiche ad identificare
con la vita e la missione di quelle congregazioni.  Il Santo Padre ha usato precisamente l’esperienza che
gli Ordini Mendicanti hanno avuto per secoli, cioè, gli Ordini Secolari, come modello o esempio da
seguire.

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